Recensioni
A cura di Giovanni Cavadi
Volpato Chiara
Deumanizzazione. Come si legittima la violenza. Editori Laterza,Roma-Bari, 2011, pp. 179, euro 12,00.
Si tratta di un libro di psicologia sociale che tratta un argomento molto specifico ma di attualità. Come ricorda l’Autrice nella storia della nostra specie “deumanizzare serve a pensare l’altro essere umano incompleto, animale, oggetto. Serve a compiere su di lui azioni inaccettabili in un contesto normale”. La Volpato indaga gli atteggiamenti, i comportamenti e le pratiche sociali che, in maniera aperta e violenta, oppure sottile e subdola, escludono l’altro, l’oppositore, il nemico, il diverso, dalla specie umana. La deumanizzazione sottrae agli esseri umani le due qualità che li definiscono come tali: l’identità e la comunità. L’Autrice prende in considerazione anche i meccanismi di disimpegno morale che permettono all’individuo di agire in modo contrario ai principi etici che gli sono stati insegnati senza soffrirne delle conseguenze. Viene sottolineato pure come la deumanizzazione deumanizza anche chi la compie! Una ricca bibliografia specifica correda il volumetto.
Coleman M. Andrew (editor).
A dictionary of psychology. (Oxford Dictionary of Psychology) fourth edition. Oxford University Press, 2015, pp. 883, £ 11,99 ($ 19,95).
È la quarta edizione di un fortunato dizionario di psicologia, al quale hanno contribuito ben duecento ricercatori di mezzo mondo, tra cui quattro italiani.
Sono censiti oltre 11000 termini e definizioni della psicologia sperimentale ed applicata. Sono inserite anche le parole chiave del DSM 5. Le tre appendici si riferiscono ad un elenco
“interminabile” delle fobie e degli stimoli fobici, alle abbreviazioni e ai simboli utilizzati nella disciplina, e alle web links.
A completamento le principali fonti bibliografiche consultate.
Spaltro Enzo.
Un futuro bello. 2° edizione. Università delle Persone, Bologna, 2018,
pp.370, s.i.d.p
Le riflessioni e le proposte di Spaltro sono concepite nella prospettiva di un futuro bello. Esse vanno contro corrente e si sviluppano in 30 capitoli.
Si tratta di una esplorazione dell’incrocio di significati tra due parole: soggettività e futuro. Il futuro si fonderebbe su tre concetti: gruppo, benessere e bellezza. A proposito di benessere Miller G.A. nel 1960 alla domanda “A che serve la psicologia?” rispondeva che
“essa è un mezzo per promuovere il benessere delle persone”.
Oggi Spaltro ci sottolinea che, essendo il benessere definibile come la possibilità, la possibilità di esprimersi richiede una particolare sensibilità e competenza nei campi della capacità di agire nei piccoli gruppi, nella condizione di bellezza e con una dimensione temporale futura sempre crescente.
Per l’Autore la bontà non ci basta più perché le persone hanno bisogno di bellezza, di passare dall’etica all’estetica: anche il lavoro sempre più perderà la netta distinzione con la retribuzione, rendendo equivalenti i due fattori sinora considerati antitetici. Perciò il conflitto non è più
tra lavoro e capitale, ma tra il capitale lavorativo e il capitale finanziario. Mentre però per Spaltro il benessere si riferisce alla bontà e al passato, il bellessere si riferisce alla bellezza e al futuro. Al termine del volume viene stilato un decalogo del bellessere che termina con la undicesima frase:
“La speranza di benessere è già benessere, cioè bellessere”. Per cui nel 2019, con Spaltro, potremmo dire che la psicologia serve anche a promuovere la bellezza.
Tosi Antonio
Puoi contare su di noi. Crescere un figlio adolescente. Presentazione Aldo Galeazzi. Armando Editore, Roma, 2013, pp.190, euro 15,00.
Questo libro vuole proporsi come un aiuto a quegli adulti che si trovano a gestire una relazione con un figlio adolescente. Dato che
le persone vivono in una società altamente complessa, disorientante e competitiva, occuparsi della crescita di un figlio adolescente non è una cosa facile. È un libro pratico, di auto-aiuto, scritto da uno psicologo clinico e psicoterapeuta che per professione e da molti anni si è occupato di quanti adulti hanno seri disagi psicologici nell’affrontare un adolescente. Le teorie psicologiche a cui il libro si riferisce fanno capo alle “evidence based”, ovvero sono basate su evidenze e riscontri scientifici. Una bibliografia essenziale completa il volume.
Ministero della Giustizia.
La dimensione dell’affettività in carcere. Uno studio sulla sessualità, genitorialità e possibilità di procreazione nel sistema penitenziario. Istituto Superiore di Studi Penitenziari. TMB Stampa, Roma. 2015, pp. 147. Quaderni ISSP n° 13.
Vengono riportati sette interventi curati da funzionari del Servizio sociale e Giuridico pedagogico. Ma dove sono gli psicologi che lavorano nelle carceri italiane?
Distretto LIONS 108 lb2. Help emergenza lavoro, ludopatia, sovra indebitamento e usura. La Nuova Stampa, Provaglio d’Iseo. 2015, pp.82, s.i.d.p.
Vengono riportati gli interventi di un convegno che si è tenuto a Iseo nel 2014. Una riflessione sulla crisi economica e sui danni sociali ed economici che colpiscono le persone che praticano il gioco d’azzardo.
A cura di Lia Sacerdote. Genitorialità e carcere. Coniugare sicurezza e qualità dell’incontro. Programma pilota di formazione. Associazione Bambinisenzasbarre, Milano, 2014. s.i.d.p.
Viene presentato un progetto di intervento relativo alla cura delle relazioni familiari durante la detenzione di uno o di entrambi i genitori, per la tutela del diritto del bambino alla continuità del legame affettivo. L’obiettivo è anche di sensibilizzare la rete istituzionale e la società civile. Interessante il capitoletto nel quale alcuni bambini raccontano l’esperienza di accesso al carcere per incontrare il genitore.
Salvatore Nuzzo, Educare i figli con l’intelligenza emotiva Edizioni San Paolo, 2018, pp. 288, euro 22
Un libro scritto da una persona che sa, sa fare e sa essere, ma senza alcuna autoreferenzialità. Salvatore Nuzzo – un valido collega e un caro amico, che nell’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia si è occupato di Deontologia professionale, ha tenuto seminari sulla deontologia presso il corso di laurea in Psicologia dell’Università del Salento – si attiene sempre ai dettami dell’etica e della deontologia, citando puntualmente le fonti e vagliando criticamente le proprie affermazioni. Questo taglio rigoroso lo si coglie in tutto il libro, che fornisce risposte a una serie di domande: le dà ai genitori, agli educatori, agli operatori, agli psicologi.
Com’è la famiglia dei nostri giorni? Com’è la relazione genitori-figli? Perché molti bambini, ragazzi, adolescenti manifestano un forte disagio evolutivo nel fare i conti con la propria dimensione emotiva, affettiva e relazionale?
Quali sono le caratteristiche principali del bambino di oggi? È possibile delineare un profilo del bambino dei nostri giorni? Quale è la condizione dei figli, oggi, all’interno della famiglia? Di che cosa ha veramente bisogno un figlio, un bambino oggi?
Chi è il genitore? Cosa significa essere genitore? Che cos’è la genitorialità oggi? Qual è la specificità della genitorialità oggi? Cos’è l’educazione? Cosa significa educare? Perché oggi è una sfida educare il figlio?
Cos’è l’intelligenza emotiva? In che modo l’intelligenza emotiva può essere applicata alla relazione genitori-figli e, quindi, all’educazione dei figli?
Con queste ed altre piste di riflessione, Nuzzo aiuta a comprendere meglio di cosa si occupa lo psicologo: in questo caso, della promozione del benessere.
Ed ecco perché il libro contiene il sapere, il saper fare e il saper essere dello psicologo, operatore del benessere.
(Giuseppe Luigi Palma, già Presidente del Consiglio dell’Ordine Nazionale degli Psicologi)
Leonardo Abazia. Il danno psicologico ed esistenziale. Modelli di perizie, diagnosi, valutazione e calcolo 2018, Ed. Franco Angeli, Milano, pp. 308, euro 36
Il nuovo libro di Leonardo Abazia, edito dalla Franco Angeli, si occupa di un tema complesso come quello della valutazione del danno alla salute psichica.
Il libro nasce dal continuo confronto scientifico tra numerosi professionisti che operano in ambito peritale. Pur essendo scritto a più mani, il testo è caratterizzato da un elevato livello di coerenza
e organicità che dà al lettore la sensazione di un testo scritto ad opera di una unica mano.
Gli autori riescono ad affrontare la tematica del “danno” con linguaggio semplice, che tuttavia non banalizza o sminuisce la complessità dell’oggetto trattato: per questo motivo può essere indirizzato ad un pubblico molto vasto e differenziato. Può essere utilizzato come una sorta di guida da studenti e giovani professionisti, nel loro iniziale lavoro peritale ed essere contemporaneamente un manuale di riferimento per giovani professionisti che sono coinvolti nella valutazione del danno psichico e ancora come aggiornamento per psicologi, medici legali e psichiatri forensi che si occupano dell’argomento.
L’obiettivo del manuale è quello di favorire un confronto scientifico tra le diverse professionalità coinvolte nell’iter peritale, promuovendone un’integrazione piuttosto che una sovrapposizione, se non una contrapposizione tra gli esperti. Merito del Dottor Abazia è stato quello di aver saputo ricucire in un corpus unitario, aspetti di rilevanza giuridica e psicologica mettendo in evidenza quelli che sono gli elementi salienti, nonché le problematiche che caratterizzano l’iter peritale e con cui ciascun professionista deve confrontarsi, al fine di svolgere in modo efficace l’incarico ricevuto. Questi elementi sono affrontati in modo approfondito non solo negli aspetti teorici, ma anche operativi. Infatti il testo presenta non solo numerosi esempi di quesiti tipici posti in ambito peritale, ma anche stralci di perizie realizzate in diversi ambiti (lutto, stalking, incidente stradale ecc.) a cui sono seguiti danni psichici ed esistenziali. La lettura degli esempi appena citati renderà più facile al lettore la comprensione delle differenze che intercorrono tra la valutazione di un danno di natura psichica e quello con pregiudizio esistenziale.
Il libro si apre con un’importante descrizione dei cambiamenti socio-culturali che hanno prodotto anche in ambito giurisprudenziale un adattamento normativo e giuridico sui diritti fondamentali della persona, determinando nuove definizioni del concetto di danno che esulano dalla tipologia della patrimonialità e che attribuiscono un maggiore rilievo alla componente psicologica dell’individuo.
Sono affrontate in modo dettagliato le problematiche insite nella dimensione valutativa, prestando particolare attenzione all’individuazione del nesso di causalità fra evento lesivo e danno subito, elemento che, come è noto, risulta essere, per gli addetti ai lavori, condizione precipua per poter attribuire ad uno specifico soggetto la responsabilità dell’evento lesivo e di conseguenza addebitarne le relative conseguenze. Successivamente, il lettore avrà modo di approfondire aspetti relativi agli strumenti che lo psicologo clinico utilizza nel percorso psicodiagnostico, facendo riferimento non solo alla dimensione testologica, ma anche a quella più specifica del colloquio clinico e dell’analisi degli atti, attraverso cui è possibile giungere ad una conoscenza approfondita del funzionamento psicologico del soggetto sottoposto a perizia.
Un aspetto di rilievo è la trattazione di un argomento molto delicato, come quello relativo
al rischio di simulazione a cui è dedicato un capitolo intero nel quale, oltre a descrivere le caratteristiche del fenomeno, approfondendo in particolare la rilevazione della “disfunzione neurocognitiva simulata”, sono riportati i relativi strumenti in possesso dello psicologo clinico per poter tenere sotto controllo questa dimensione. L’attenzione è incentrata inoltre sui metodi più comuni utilizzati per la valutazione ed il calcolo del danno psichico ed esistenziale.
Il libro si conclude con un ‘ampia bibliografia che permette a quanti lo desiderano di approfondire le questioni trattate.